lunedì 24 agosto 2009

HONEST SCRAP

Photobucket Un grosso ringraziamento a Sibia (orsomichele.blogspot.com) che mi ha assegnato il premio Honest Scrap!!!

Prima di tutto riporto il regolamento:

Dite ai vostri lettori 10 cose che possono o meno sapere di voi ma che siano vere.
Indicate 10 persone che hanno diritto al premio e siate sicuri di far loro sapere che sono stati contrassegnati (un breve commento sul loro blog andrà bene).
Non dimenticate di segnalare il blogger che vi ha premiati.

Dunque 10 cose su di me:

1) il mio vero nome è Roberta;

2) sono una cattolica vegetariana, strano miscuglio di conservatorismo e progressismo rivoluzionario; chi mi conosce mi considera, nella migliore delle ipotesi, fuori di zucca; kitty-23-21.gif


3) il giorno più felice per me è stato quello del mio matrimonio, in cui ho finalmente "incastrato" l'uomo della mia vita; ne sono sempre più innamorata e non potrei vivere senza di lui;

4) mi fido troppo e mi si può imbrogliare come si vuole... io però preferisco continuare a credere nella sincerità degli altri;

5) sono una pignola rompiscatole e parlo spesso a sproposito; non amo i compromessi...

6) non sopporto la crudeltà e l'indifferenza; sono poi altamente impressionabile (dopo aver visto Titanic ho dormito tre giorni nel lettone con la mamma);
7) amo andare in bicicletta Photobucket e ballare la danza del ventre; per il resto sono una pigra patologica...

8) sono teledipendente;

9) sono decisamente tirchia; le uniche cose per cui spendo con leggerezza: cibo e libri!

10) sono negata per i lavori domestici.

giovedì 20 agosto 2009

IL PERICOLO E' IL MIO MESTIERE, OVVERO COM'E' DIFFICILE MEDICARE UN GATTO

Ciao a tutti, carissimi!

La povera Pucci sta guarendo dall'ultimo infortunio e ne vorrei approfittare per condividere con voi un breve diario clinico del felino. Dovete infatti sapere che la povera bestia ha più cicatrici che pulci, avendo la spiccata tendenza a cacciarsi in ogni sorta di guai, attirare aggressioni da altri gatti, autoprocurarsi ferite, infezioni, fratture, piccole mutilazioni.

Data la natura dell'argomento avverto le anime più delicate e sensibili di sospendere la lettura, in quanto il post ha contenuti e immagini forti, inadatti al pubblico giovanile e animalista.

Pucci è stata rinvenuta circa otto anni fa nei pressi della mia abitazione, o meglio, come quasi sempre succede, io e Puccione siamo stati avvicinati dal felino in cerca di casa. Per diverso tempo la bestiola ci ha seguito nelle nostre passeggiate serali, pur mantenendosi ad una certa distanza. Era magrissima e un po' acciaccata; tra l'altro le mancava anche un pezzetto di orecchio.
Gradualmente si avvicinava a casa, matteva il muso dentro, ma al primo movimento brusco si dileguava.

Un giorno Pucci si presenta all'appuntamento serale con il dorso orribilmente squarciato (approcci "romantici" di gatti innamorati?), con carne viva in vista. L'immagine era davvero orrenda, tanto che i vicini scappavano urlando "che impressione!!!". Ovviamente abbiamo cercato in ogni modo di catturarla per portarla dal veterinario, ma non c'era verso.
Improvvisamente la svolta: mentre soggiornavo da qualche dì a casa di Puccione, mi telefona mia madre, informandomi che il gatto si era trasferito in camera mia. Sì, proprio così: Pucci si era introdotta di nascosto in casa, aveva trovato la mia camera e vi si era stabilita.girl19_06.gif
A questo punto è stato facile portarla dal veterinario, ma ne abbiamo dovuti girare diversi prima di trovare quello giusto. La bestia è un tipo difficile e faticava a instaurare con gli specialisti il necessario feeling. In particolare non gradiva il metodo utilizzato per misurarle la temperatura...Neko-02.gif

Finalmente abbiamo trovato un veterinario dalla mano ferma ma delicata, che subito ha prescritto le necessarie terapie: antibiotici, pomate varie, collarino.

Ebbene proprio imporre il collarino si è rivelata impresa più ardua del previsto, dato che Pucci, abituata alla vita all'aria aperta, a salire sugli alberi, a seguirci come un cane per tutta la città in giretti serali, continuava a sbattere dappertutto e faceva davvero pena. Per farvi capire, cercava di saltare come di consueto tra le sbarre del cancello, sbatteva violentemente il collarino contro l'acciaio e rovinava a terra a pancia all'aria. E questo era il meno!

Dunque, per evitare il collarino e contemporaneamente che la bestia si leccasse via la pomata, ho cucito una specie di cappottino di tessuto di jeans, con quattro bottoncini a cui si poteva quotidianamente agganciare una garza pulita. In questo modo Pucci ha passato la sua convalescenza (un paio di mesi) senza dolorose segregazioni, pavoneggiandosi nel suo giacchetto trendy e potendo andarsene tranquillamente a spasso a caccia di sfortunati pennuti, che faceva gentilmente trovare sullo zerbino a mia mamma.

Ovviamente questo non è stata l'unica disavventura capitata, né la più grave. Non mi è possibile approfondire tutto. Vi basti sapere che ogni due per tre Pucci tornava sanguinante in qualche parte del corpo... I gatti del vicinato si accanivano soprattutto su una zampa anteriore, mordendola sempre nello stesso punto, infettandola e gonfiandola a dismisura di pus. Non faceva in tempo a finire un ciclo di antibiotici e a sgonfiarsi che ne doveva iniziare un altro. La Bayer ci ha nominato soci onorari e responsabili del comparto infortunistica felina dell'azienda, mentre "lo zio" veterinario si è comprato un quadrilocale a Portofino.

Non posso però fare a meno di raccontarvi di quando l'abbiamo portata a sterilizzare (debbo ammettere che l'idea mi piace sempre meno e forse adesso non lo farei più...) e il veterinario ci ha telefonato per informarci che ehm... le abbiamo fatto l'anestesia.... rasata.... e.... ecco... c'è una cicatrice... insomma... è già sterilizzata... venitela pure a prendere...
Photobucket
Il veterinario ci avverte: fino a domani dormirà, sarà debolissima e intontita per l'anestesia... Neko-04.gifebbene dopo mezz'ora scappa di casa, salta la siepe, corre ondeggiando verso la campagna e si imbosca chissà dove fino al giorno dopo...

Quando ci siamo trasferiti tutti in altra città dopo il matrimonio, le cose sembravano migliorare. Pucci, malgrado il suo, diciamolo pure, caratteraccio, andava quasi d'accordo con i vari puccioni del cortile, che la venivano a chiamare la sera e la corteggiavano con discrezione e delicatezza. Noi qui siamo al piano rialzato e Pucci andava e veniva come e quando voleva: usciva in completa autonomia dalla presa d'aria sul balcone, saltava giù e se ne andava a spasso con gli a-mici a tutte le ore del giorno e della notte. Non ha comunque per questo smesso di darci pensieri, cominciando a soffrire di artrite e di asma allergica... ma adesso la sto facendo troppo lunga, meglio selezionare...

Non posso però nemmeno evitare di raccontarvi dell'odissea dell'estate scorsa, quando Pucci è stata segregata per un periodo in casa ed è riuscita comunque a farsi del male in maniera, bisogna dirlo, molto scenografica.
Dunque immaginatevi Pucci reclusa, con la sottoscritta un po' dispiaciuta ma consolata dal pensiero che in fondo così la povera bestia era al sicuro, lontana da latinlovers in amore, senza pericolo di ferirsi saltando dal balcone e salendo sugli alberi... ed ecco che un pomeriggio sento venire dalla camera un urlo disfelino (i versi del gatto sono tutti disumani, ma questo andava oltre, davvero!) e intravedo una bestia sanguinante rifugiarsi sotto il letto. Per farla breve, quando sono riuscita a prenderla ho visto con orrore che la zampina posteriore di Pucci aveva assunto un'impressionante forma ad "esse", con ossicini che sbucavano dalla carne un po' dappertutto. Non abbiamo capito bene come abbia fatto, in casa, DA SOLA, a lussarsi in tre punti la zampa. E' rimasto un mistero.
Nelle foto vedete la povera bestia, sedata ma non addormentata , sul tavolo dello studio, mentre lo "zio" la rasa e le raddrizza a mano (!!!) la zampina. Non poteva muoversi ma, poverina, continuava a ringhiare all'indirizzo del veterinario che le medicava l'arto.










Beh, per questo scherzo è rimasta ben due mesi steccata, chiusa in gabbia, questa volta col collarino. All'inizio abbiamo cercato di evitarglielo coprendo la medicazione con un calzino, in modo che non potesse disfare la steccatura, ma la svegliona continuava a leccarsi in altri punti e ad aprirsi piaghe, ladykylie20.gif per cui ci siamo arresi e le abbiamo imposto il collarino. A questo punto le piaghe sono guarite, in compenso è riuscita a togliersi la stecca tre volte.
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Io avevo paura che col collarino non riuscisse a bere e che morisse di sete, ma ho risolto insegnandole ad usare l'abbeveratoio per conigli.

Ah, alla fine a momenti mi dimenticavo di dirvi cos'ha adesso: niente di grave... come al solito si è aperta una piaga sotto il collo leccandosi forsennatamente per sue oscure ragioni, che ormai abbiamo rinunciato a capire...

Chissà cosa si inventerà la prossima volta...

lunedì 17 agosto 2009

QUALCHE PAROLA SULLE SALVIETTINE USA E GETTA

Carissimi, i prodotti usa e getta, si sa, andrebbero il più possibile evitati... ma per chi non riesce proprio a farne a meno (ehm... ogni riferimento all'autrice del post è puramente casuale...)Neko-02.gifè bene distinguere tra materiali e ingredienti, per acquistarne di un po' meno dannosi per l'ambiente e la salute.

Per quel che riguarda le classiche "salviettine" sono da evitare assolutamente i materiali sintetici, che impiegano centinaia di anni ad essere smaltiti, preferendo i tessuti biodegradabili, di carta o cotone.

Il materiale biodegradabile, però, non autorizza da solo a definire la salviettina come "naturale" o "ecologica", in quanto la maggior parte dei prodotti, anche quelli consigliati per l'igiene intima e la pelle delicata dei bambini, sono umidificati con sostanze sintetiche e derivati vari del petrolio.

Solo per fare qualche esempio di INCI, le salviettine Fresh&Clean "Naturals" al tè verde e mandarino, fatte di un non ben precisato materiale (plastica?), contengono: Aqua, Alcohol*, Dimethicone**, Propylene Glycol*, Parfum, PPG-26 Buteth-26*, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil*, Polyaminopropyl Biguanide, Iodopropynyl Butylcarbamate (?), Citric Acid** Limonene, Linalool.popo-11.gif
Meno male che sono "naturals"! Di tè verde e mandarino c'è solo il profumo e per il resto la cosa più innocua è l'alcool...
Date qui un'occhiata a quello che scrive Vera su ingredienti come il Propylene glycol, solvente a base petrolifera utilizzato come antigelo per radiatori, o il PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, composto da una sola molecola di olio di ricino per 40 di ossido di etilene, derivato anch'esso dal petrolio.

La versione "Bidè" a prima vista sembrerebbe meglio, perché è biodegradabile, si può gettare nel WC e la confezione reca tante belle dichiarazioni rassicuranti, quali "senza alcool", "ipoallergeniche", "emollienti", "pH fisiologico"; in realtà, come già detto, l'alcool è il meno in questo genere di prodotti, per cui la sua eliminazione non migliora l'INCI, anzi: Aqua, Propylene Glycol*, PPG-26 Buteth-26*, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil*, Chamomilla recutita**, Phenoxyethanol, Methylparaben*, Ethylparaben*, Propylparaben*, Butylparaben*, Parfum, Polyaminopropyl Biguanide, Tetrasodium EDTA, Citric Acid**.popo-11.gif popo-11.gif
Non bisogna farsi ingannare dalla presenza di una spruzzata di camomilla e di succo di limone, perché la base del prodotto è costituita dalle sostanze sintetiche all'inizio dell'elenco.

Per fortuna le Fresh&Clean non sono il meglio che si può trovare al supermercato, ma la stragrande maggioranza delle salviettine in commercio nella grande distribuzione hanno degli INCI agghiaccianti!
Il prezzo è irrilevante: le marche più costose sembrano fare a gara in peggio.

Anche quelle che si dichiarano "delicate" (ed è tutto dire!!!) contengono significative quantità di sostanze sintetiche e tossiche. Ad esempio le salviettine intime Fria (biodegradabili, si buttano nel WC): Aqua, Hamamelis Virginiana Water**, Chlorhexidine Digluconate**, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil*, Parfum, Methylparaben*, Propylparaben*. Almeno l'ingrediente principale non è il Propylene Glycol, dato che sono inumidite per lo più con acqua aromatizzata, ma tutto il resto lascia decisamente a desiderare.

Photobucket Unica felice eccezione finora trovata: le salviettine intime Neutro&Delicato Esselunga. Sono di cotone e la confezione (da 20) recita: "Formulazione creata impiegando solo materie prime certificate per la Bio-Eco Cosmesi". In effetti l'INCI non contiene alcuna sostanza assolutamente vietata dal biodizionario: Aqua, Glycerin**, Calendula Officinalis Extract**, Chamomilla Recutita Extract**, Decyl Glucoside**, Lactic Acid**, Phenoxyethanol, Benzoic Acid, Dehydroacetic Acid, Ethylexylglycerin, Parfum.
E sono tra quelle che costano meno! Sono le uniche che mi sento di segnalare per l'igiene fuori casa dei bambini. Questo per ciò che riguarda le salviettine in vendita al supermercato, mentre in rete e nei negozi specializzati si trovano diversi prodotti biologici per la cura del Bimbo.

Per il cambio del pannolino, l'interessante guida di Mondo Bimbo di cui leggo sul blog di Vera (prima e seconda edizione) segnala le Salviettine Rosenmandel (Glycine soja -olio di soja biologico-no ogm-, prunus dulcis -olio di mandorla-, tocopherol -vitamina E-, ascorbyl palmitate, rosa canina, lecithin, glyceryl oleate, citric acid, parfum, citronellol, geraniol, linalool), Naturaè salviette baby e 100% Natural baby wipes (aqua, coco-glucoside glycerin -glicerina vegetale-, chamomilla recutita, calendula officinalis, benzoic acid -conservante vegetale-, phenoxyethanol, dehydroacetic acid), Salviettine baby (aqua, glycerin, tilia cordata, potassium sorbate, sodium cocoyl, hydrolyzed wheat protein, sodium benzoate, sodium dehydroacetate, profumo, borotalco, malva sylvestris), raccomandando comunque di ridurne l'utilizzo allo stretto indispensabile.
Ma avrò modo di approfondire con voi l'argomento dopo la nascita del puccino...

Ciaoooo!