La povera Pucci sta guarendo dall'ultimo infortunio e ne vorrei approfittare per condividere con voi un breve diario clinico del felino. Dovete infatti sapere che la povera bestia ha più cicatrici che pulci, avendo la spiccata tendenza a cacciarsi in ogni sorta di guai, attirare aggressioni da altri gatti, autoprocurarsi ferite, infezioni, fratture, piccole mutilazioni.
Data la natura dell'argomento avverto le anime più delicate e sensibili di sospendere la lettura, in quanto il post ha contenuti e immagini forti, inadatti al pubblico giovanile e animalista.
Pucci è stata rinvenuta circa otto anni fa nei pressi della mia abitazione, o meglio, come quasi sempre succede, io e Puccione siamo stati avvicinati dal felino in cerca di casa. Per diverso tempo la bestiola ci ha seguito nelle nostre passeggiate serali, pur mantenendosi ad una certa distanza. Era magrissima e un po' acciaccata; tra l'altro le mancava anche un pezzetto di orecchio.
Gradualmente si avvicinava a casa, matteva il muso dentro, ma al primo movimento brusco si dileguava.
Un giorno Pucci si presenta all'appuntamento serale con il dorso orribilmente squarciato (approcci "romantici" di gatti innamorati?), con carne viva in vista. L'immagine era davvero orrenda, tanto che i vicini scappavano urlando "che impressione!!!". Ovviamente abbiamo cercato in ogni modo di catturarla per portarla dal veterinario, ma non c'era verso.
Improvvisamente la svolta: mentre soggiornavo da qualche dì a casa di Puccione, mi telefona mia madre, informandomi che il gatto si era trasferito in camera mia. Sì, proprio così: Pucci si era introdotta di nascosto in casa, aveva trovato la mia camera e vi si era stabilita.
A questo punto è stato facile portarla dal veterinario, ma ne abbiamo dovuti girare diversi prima di trovare quello giusto. La bestia è un tipo difficile e faticava a instaurare con gli specialisti il necessario feeling. In particolare non gradiva il metodo utilizzato per misurarle la temperatura...
Finalmente abbiamo trovato un veterinario dalla mano ferma ma delicata, che subito ha prescritto le necessarie terapie: antibiotici, pomate varie, collarino.
Ebbene proprio imporre il collarino si è rivelata impresa più ardua del previsto, dato che Pucci, abituata alla vita all'aria aperta, a salire sugli alberi, a seguirci come un cane per tutta la città in giretti serali, continuava a sbattere dappertutto e faceva davvero pena. Per farvi capire, cercava di saltare come di consueto tra le sbarre del cancello, sbatteva violentemente il collarino contro l'acciaio e rovinava a terra a pancia all'aria. E questo era il meno!
Dunque, per evitare il collarino e contemporaneamente che la bestia si leccasse via la pomata, ho cucito una specie di cappottino di tessuto di jeans, con quattro bottoncini a cui si poteva quotidianamente agganciare una garza pulita. In questo modo Pucci ha passato la sua convalescenza (un paio di mesi) senza dolorose segregazioni, pavoneggiandosi nel suo giacchetto trendy e potendo andarsene tranquillamente a spasso a caccia di sfortunati pennuti, che faceva gentilmente trovare sullo zerbino a mia mamma.
Ovviamente questo non è stata l'unica disavventura capitata, né la più grave. Non mi è possibile approfondire tutto. Vi basti sapere che ogni due per tre Pucci tornava sanguinante in qualche parte del corpo... I gatti del vicinato si accanivano soprattutto su una zampa anteriore, mordendola sempre nello stesso punto, infettandola e gonfiandola a dismisura di pus. Non faceva in tempo a finire un ciclo di antibiotici e a sgonfiarsi che ne doveva iniziare un altro. La Bayer ci ha nominato soci onorari e responsabili del comparto infortunistica felina dell'azienda, mentre "lo zio" veterinario si è comprato un quadrilocale a Portofino.
Non posso però fare a meno di raccontarvi di quando l'abbiamo portata a sterilizzare (debbo ammettere che l'idea mi piace sempre meno e forse adesso non lo farei più...) e il veterinario ci ha telefonato per informarci che ehm... le abbiamo fatto l'anestesia.... rasata.... e.... ecco... c'è una cicatrice... insomma... è già sterilizzata... venitela pure a prendere...
Il veterinario ci avverte: fino a domani dormirà, sarà debolissima e intontita per l'anestesia... ebbene dopo mezz'ora scappa di casa, salta la siepe, corre ondeggiando verso la campagna e si imbosca chissà dove fino al giorno dopo...
Quando ci siamo trasferiti tutti in altra città dopo il matrimonio, le cose sembravano migliorare. Pucci, malgrado il suo, diciamolo pure, caratteraccio, andava quasi d'accordo con i vari puccioni del cortile, che la venivano a chiamare la sera e la corteggiavano con discrezione e delicatezza. Noi qui siamo al piano rialzato e Pucci andava e veniva come e quando voleva: usciva in completa autonomia dalla presa d'aria sul balcone, saltava giù e se ne andava a spasso con gli a-mici a tutte le ore del giorno e della notte. Non ha comunque per questo smesso di darci pensieri, cominciando a soffrire di artrite e di asma allergica... ma adesso la sto facendo troppo lunga, meglio selezionare...
Non posso però nemmeno evitare di raccontarvi dell'odissea dell'estate scorsa, quando Pucci è stata segregata per un periodo in casa ed è riuscita comunque a farsi del male in maniera, bisogna dirlo, molto scenografica.
Dunque immaginatevi Pucci reclusa, con la sottoscritta un po' dispiaciuta ma consolata dal pensiero che in fondo così la povera bestia era al sicuro, lontana da latinlovers in amore, senza pericolo di ferirsi saltando dal balcone e salendo sugli alberi... ed ecco che un pomeriggio sento venire dalla camera un urlo disfelino (i versi del gatto sono tutti disumani, ma questo andava oltre, davvero!) e intravedo una bestia sanguinante rifugiarsi sotto il letto. Per farla breve, quando sono riuscita a prenderla ho visto con orrore che la zampina posteriore di Pucci aveva assunto un'impressionante forma ad "esse", con ossicini che sbucavano dalla carne un po' dappertutto. Non abbiamo capito bene come abbia fatto, in casa, DA SOLA, a lussarsi in tre punti la zampa. E' rimasto un mistero.
Nelle foto vedete la povera bestia, sedata ma non addormentata , sul tavolo dello studio, mentre lo "zio" la rasa e le raddrizza a mano (!!!) la zampina. Non poteva muoversi ma, poverina, continuava a ringhiare all'indirizzo del veterinario che le medicava l'arto.
Beh, per questo scherzo è rimasta ben due mesi steccata, chiusa in gabbia, questa volta col collarino. All'inizio abbiamo cercato di evitarglielo coprendo la medicazione con un calzino, in modo che non potesse disfare la steccatura, ma la svegliona continuava a leccarsi in altri punti e ad aprirsi piaghe, per cui ci siamo arresi e le abbiamo imposto il collarino. A questo punto le piaghe sono guarite, in compenso è riuscita a togliersi la stecca tre volte.
Io avevo paura che col collarino non riuscisse a bere e che morisse di sete, ma ho risolto insegnandole ad usare l'abbeveratoio per conigli.
Ah, alla fine a momenti mi dimenticavo di dirvi cos'ha adesso: niente di grave... come al solito si è aperta una piaga sotto il collo leccandosi forsennatamente per sue oscure ragioni, che ormai abbiamo rinunciato a capire...
Chissà cosa si inventerà la prossima volta...
Pucci è stata rinvenuta circa otto anni fa nei pressi della mia abitazione, o meglio, come quasi sempre succede, io e Puccione siamo stati avvicinati dal felino in cerca di casa. Per diverso tempo la bestiola ci ha seguito nelle nostre passeggiate serali, pur mantenendosi ad una certa distanza. Era magrissima e un po' acciaccata; tra l'altro le mancava anche un pezzetto di orecchio.
Gradualmente si avvicinava a casa, matteva il muso dentro, ma al primo movimento brusco si dileguava.
Un giorno Pucci si presenta all'appuntamento serale con il dorso orribilmente squarciato (approcci "romantici" di gatti innamorati?), con carne viva in vista. L'immagine era davvero orrenda, tanto che i vicini scappavano urlando "che impressione!!!". Ovviamente abbiamo cercato in ogni modo di catturarla per portarla dal veterinario, ma non c'era verso.
Improvvisamente la svolta: mentre soggiornavo da qualche dì a casa di Puccione, mi telefona mia madre, informandomi che il gatto si era trasferito in camera mia. Sì, proprio così: Pucci si era introdotta di nascosto in casa, aveva trovato la mia camera e vi si era stabilita.
A questo punto è stato facile portarla dal veterinario, ma ne abbiamo dovuti girare diversi prima di trovare quello giusto. La bestia è un tipo difficile e faticava a instaurare con gli specialisti il necessario feeling. In particolare non gradiva il metodo utilizzato per misurarle la temperatura...
Finalmente abbiamo trovato un veterinario dalla mano ferma ma delicata, che subito ha prescritto le necessarie terapie: antibiotici, pomate varie, collarino.
Ebbene proprio imporre il collarino si è rivelata impresa più ardua del previsto, dato che Pucci, abituata alla vita all'aria aperta, a salire sugli alberi, a seguirci come un cane per tutta la città in giretti serali, continuava a sbattere dappertutto e faceva davvero pena. Per farvi capire, cercava di saltare come di consueto tra le sbarre del cancello, sbatteva violentemente il collarino contro l'acciaio e rovinava a terra a pancia all'aria. E questo era il meno!
Dunque, per evitare il collarino e contemporaneamente che la bestia si leccasse via la pomata, ho cucito una specie di cappottino di tessuto di jeans, con quattro bottoncini a cui si poteva quotidianamente agganciare una garza pulita. In questo modo Pucci ha passato la sua convalescenza (un paio di mesi) senza dolorose segregazioni, pavoneggiandosi nel suo giacchetto trendy e potendo andarsene tranquillamente a spasso a caccia di sfortunati pennuti, che faceva gentilmente trovare sullo zerbino a mia mamma.
Ovviamente questo non è stata l'unica disavventura capitata, né la più grave. Non mi è possibile approfondire tutto. Vi basti sapere che ogni due per tre Pucci tornava sanguinante in qualche parte del corpo... I gatti del vicinato si accanivano soprattutto su una zampa anteriore, mordendola sempre nello stesso punto, infettandola e gonfiandola a dismisura di pus. Non faceva in tempo a finire un ciclo di antibiotici e a sgonfiarsi che ne doveva iniziare un altro. La Bayer ci ha nominato soci onorari e responsabili del comparto infortunistica felina dell'azienda, mentre "lo zio" veterinario si è comprato un quadrilocale a Portofino.
Non posso però fare a meno di raccontarvi di quando l'abbiamo portata a sterilizzare (debbo ammettere che l'idea mi piace sempre meno e forse adesso non lo farei più...) e il veterinario ci ha telefonato per informarci che ehm... le abbiamo fatto l'anestesia.... rasata.... e.... ecco... c'è una cicatrice... insomma... è già sterilizzata... venitela pure a prendere...
Il veterinario ci avverte: fino a domani dormirà, sarà debolissima e intontita per l'anestesia... ebbene dopo mezz'ora scappa di casa, salta la siepe, corre ondeggiando verso la campagna e si imbosca chissà dove fino al giorno dopo...
Quando ci siamo trasferiti tutti in altra città dopo il matrimonio, le cose sembravano migliorare. Pucci, malgrado il suo, diciamolo pure, caratteraccio, andava quasi d'accordo con i vari puccioni del cortile, che la venivano a chiamare la sera e la corteggiavano con discrezione e delicatezza. Noi qui siamo al piano rialzato e Pucci andava e veniva come e quando voleva: usciva in completa autonomia dalla presa d'aria sul balcone, saltava giù e se ne andava a spasso con gli a-mici a tutte le ore del giorno e della notte. Non ha comunque per questo smesso di darci pensieri, cominciando a soffrire di artrite e di asma allergica... ma adesso la sto facendo troppo lunga, meglio selezionare...
Non posso però nemmeno evitare di raccontarvi dell'odissea dell'estate scorsa, quando Pucci è stata segregata per un periodo in casa ed è riuscita comunque a farsi del male in maniera, bisogna dirlo, molto scenografica.
Dunque immaginatevi Pucci reclusa, con la sottoscritta un po' dispiaciuta ma consolata dal pensiero che in fondo così la povera bestia era al sicuro, lontana da latinlovers in amore, senza pericolo di ferirsi saltando dal balcone e salendo sugli alberi... ed ecco che un pomeriggio sento venire dalla camera un urlo disfelino (i versi del gatto sono tutti disumani, ma questo andava oltre, davvero!) e intravedo una bestia sanguinante rifugiarsi sotto il letto. Per farla breve, quando sono riuscita a prenderla ho visto con orrore che la zampina posteriore di Pucci aveva assunto un'impressionante forma ad "esse", con ossicini che sbucavano dalla carne un po' dappertutto. Non abbiamo capito bene come abbia fatto, in casa, DA SOLA, a lussarsi in tre punti la zampa. E' rimasto un mistero.
Nelle foto vedete la povera bestia, sedata ma non addormentata , sul tavolo dello studio, mentre lo "zio" la rasa e le raddrizza a mano (!!!) la zampina. Non poteva muoversi ma, poverina, continuava a ringhiare all'indirizzo del veterinario che le medicava l'arto.
Beh, per questo scherzo è rimasta ben due mesi steccata, chiusa in gabbia, questa volta col collarino. All'inizio abbiamo cercato di evitarglielo coprendo la medicazione con un calzino, in modo che non potesse disfare la steccatura, ma la svegliona continuava a leccarsi in altri punti e ad aprirsi piaghe, per cui ci siamo arresi e le abbiamo imposto il collarino. A questo punto le piaghe sono guarite, in compenso è riuscita a togliersi la stecca tre volte.
Io avevo paura che col collarino non riuscisse a bere e che morisse di sete, ma ho risolto insegnandole ad usare l'abbeveratoio per conigli.
Ah, alla fine a momenti mi dimenticavo di dirvi cos'ha adesso: niente di grave... come al solito si è aperta una piaga sotto il collo leccandosi forsennatamente per sue oscure ragioni, che ormai abbiamo rinunciato a capire...
Chissà cosa si inventerà la prossima volta...
eheh... anche se secondo me il peggio è sempre la somministrazione delle pastiglie... :D
Occavolo, mi hai fatto venire in mente tutto in un colpo un capitolo intero della saga... le pastiglie!!! Ma adesso è un po' che non le diamo più gli antibiotici, in effetti... tanto non le fanno più niente...
Comunque usavamo quelle pastigliette che si sciolgono nel cibo preferito e le mangiava...
poi dipende dal gatto.. ma alcuni le sentono anche solo se le hai guardate in farmacia e poi sei tornata a casa e gli hai preparato la pappa!!
comunque sul mio blog c'è un premietto per te!!! :P
Ah, ah! E' vero! :D
Grazie per il premio!!! Adesso passo a trovarti...
oh mamma ,mi sono impressionata davvero leggendo le peripezie di questo micio,dal colore identico al mio!
Vederlo lì sul lettino del veterinario, mi ha fatto venire la pelle d'oca.
Ammiro il tuo coraggio......io solo a vederlo soffrire sarei svenuta!
Sei tenerissima con lui,anke nel cucirgli il cappottino o dargli da bere cercando modi alternativi;probabilmente il bisogno aguzza l'ingegno.
Io ,grazie al cielo, nn ho con lui di questi problemi xkè abito in appartamento,ma ho dovuto sigillare le finestre x evitare ke ,facendo lunghe passeggiate sulle ringhiere dei balconi,finisse giù.
In compenso è caduta tempo fa la gatta:7 kg di gatta giù dal 2° piano.E x fortuna è rimasta viva!
Ma tu,tt bene? come ti senti?
Lella
Lella, devo ammettere che quando le ho visto la zampa a forma di esse, con tutto il sangue e l'osso di fuori mi è venuta una crisi isterica... invece dal veterinario ero già più tranquilla e ho avuto perfino la prontezza di fare le foto col cell, perché volevo condividere l'esperienza con mio marito :P ...
Povera la tua micia... adesso ha solo sei vite ;)
Vabbé che la mia Pucci sarà arrivata a meno 4...
Io sto benissimo. Sono appena tornata da una gita al mare, sempre con bici al seguito... ci siamo fatti per ben due volte Varazze-Cogoleto andata e ritorno e mio marito faticava a starmi dietro, il pigrone...
sono davvero contenta di come sta andando la gravidanza!
Un bacione a te e ai felini
mamma mia ke forza ke hai fino all'ultimo! complimenti!
E tuo marito...... ahahah bella questa:faceva fatica a starti dietro.Cmq sono veramente felice ke tutto proceda bene.
Ti raccomando facci avere notizie!Volevo dirti ke ho messo le emoticon e funziona tutto,grazie mille.
Ti ho anke taggato qui,spero ti faccia piacere.
Ma se volessi aggiungere altre emoticon,visto ke ne ho tante di messenger,potrei farlo,o è troppo difficoltoso x me ?:-)))
bacio
Lella
Poverino!!!
Volevo farti i complimenti per il tuo blog..davvero utile e molto "in linea con me":). Ritornerò sicuramente!!!
Questa gatta sembra la protagonista di un romanzo francese dell'ottocento! Sarà il tuo modo di scrivere e descrivere, e non vorrei sembrarti insensibile, ma in mezzo a tutti questi antibiotici e pus e stecche e isterectomie a me veniva da ridere!!
:)
Grazie Lella per il link! Per le emoticon dovrei aggiungerle io nelle pagine di faccine del gadget, in questo caso dovresti riuscire a mandarmele in qualche modo... (che so, per mail...) e poi io, tempo permettendo, le smisto per argomento... a dire il vero ne ho un po' già da aggiungere... oppure faccio una pagina col tuo nome ("emoticon di Lella"), decisamente più veloce, così clicchi e te le trovi tutte lì...
Però non ti assicuro nulla, perché non so bene come funziona con quelle di messenger...
Un bacione
Benvenuta, Snoopy! Grazie! Allora a presto!
Claud, tranquilla, anche a me Pucci sembra la protagonista di un romanzo d'appendice, solo più fantozziana...
ok........se ti viene qualke idea fammelo sapere.
Adoro le emoticon e ne ho tantissime su messenger.
Le ho conservate su una cartella ,ma nn saprei come renderle animate postandole sul blog :-(
bacio
Lella
poverina la micetta che si fà depilare dallo "zio"!!!
comunque peggio delle pastiglie c'è la goccetta di antipulci dietro il collo... Per metterla alla mia miciona dal pelo super folto dovevamo tenerla a forza in 2, e appena sentiva la goccia schizzava via con una forza disumana..
Tra l'altro quella macchinetta fa un casino... è rimasta lì solo perché era sedata e non riusciva a muoversi (però era cosciente, pora stella).
Io come antipulci le spremo tra le scapole uno spicchio d'aglio: sai che funziona? Però metterglielo è anche peggio...
Ah, e il taglio delle unghie? Non ne vogliamo parlare?
Io le unghie gliele taglio a tradimento mentre dorme.... fino a che non si sveglia e scappa... diciamo che in una settimana riesco a fare la manicure completa....
ma con l'aglio come antipulci, l'effetto aglio e olio è assicurato??? gnam... comunque ci provo, tra me e le mie sorelle abbiamo 7 gatti e se ci sono metodi naturali, alternativi e risparmiosi ben vengano!!! comunque l'aglio lo schiaccio e poi glielo spalmo nello spazio tra le scapole???
Ah, ah! Con Pucci bisogna essere almeno in due per tagliarle le unghie senza finire all'ospedale!
Io lo spicchio d'aglio glielo schiaccio direttamente in mezzo alle scapole con lo spremiaglio. L'ultima volta che aveva le pulci gliene spremevo uno al giorno la mattina e quando tornavo alla sera non si sentiva già più niente! Mi sono stupita, eppure non puzza per molto!
L'ho fatto per qualche giorno e sono andate via...
Se glielo spremi nella pappiera invece fa da vermifugo, però bisogna vedere se il gatto lo mangia...
Un bacione