giovedì 19 febbraio 2009

VEGETARIANO UN ITALIANO SU DIECI

kitty-21-51.gifUn articolo del Corriere ci dà alcune buone e interessanti notizie:

in Italia i vegetariani sono arrivati a quota 6 milioni (il 10% della popolazione, ovvero un italiano su dieci);
l'Italia è al primo posto in Europa per numero di vegetariani, seguita dalla Germania (9%);
più che una scelta "salutista" è di solito una scelta ideologica (ecologista e animalista), con la conseguenza che è sempre più una scelta radicale che porta al veganesimo;
la corretta informazione scientifica ha ormai quasi dissolto le infondate paure sull'alimentazione priva di prodotti animali;
anche nel resto del mondo, soprattutto fra i giovani, aumentano i vegetariani;
in America sta prendendo piede una sorta di vegetarianesimo part-time: i flexitariani evitano di mangiare carne e pesce più di due volte la settimana.

Alcune considerazioni:
che il numero dei vegetariani fosse in aumento si sapeva e la cifra non stupisce più di tanto, anche se fa sempre piacere, s'intende...
Anche l'aumento delle scelte radicali come il veganesimo non è una sorpresa, soprattutto per noi blogger!
004.gifE' per me invece particolarmente interessante la notizia che sempre più persone cerchino di ridurre il consumo di prodotti animali. Questo tipo di scelta farà storcere il naso ai puristi, ma credo che rappresenti un enorme progresso rispetto alle abitudini alimentari della maggior parte dei giovani americani (e anche europei), che mangiano carne e pesce tutti i giorni, a tutti i pasti, in quasi tutte le portate, condendo immancabilmente ogni piatto con chili di altri prodotti animali come latticini e uova.

Se tutti gli occidentali si limitassero invece a mangiare la carne, il pesce, il formaggio e le uova solo una volta a settimana, oltre a guadagnarci in salute abbatterebbero drasticamente l'allevamento intensivo (con la collegata sofferenza animale, che mieterebbe molte meno vittime), la produzione di gas serra, la fame nel mondo e altre bazzecole del genere.

Purtroppo una minoranza più di tanto non può fare, anche se elimina totalmente i prodotti animali dalla sua dieta, per cui è sulle abitudini alimentari della maggioranza della popolazione che bisogna lavorare. Per questo credo che sia opportuno sostenere anche queste forme di "vegetarianesimo flessibile", per quanto possa disturbarci il fatto di incoraggiare l'uccisione di animali. In realtà non si tratta di questo, ma di incoraggiare i carnivori a ridurre la carne, così come è il caso di incoraggiare i vegetariani a ridurre latticini e uova.
Presentare come unica soluzione la scelta più impegnativa e radicale e mettere sullo stesso piano tutte le altre è invece assolutamente controproducente e rischia di tenere lontano il grosso della popolazione. D'altra parte la stragrande maggioranza dei vegani è stata prima carnivora e vegetariana, no?

Spero sia chiaro che questo vuole essere un invito alla tolleranza, alla comprensione reciproca, al rispetto, alla valorizzazione degli sforzi (anche i più piccoli) e dei tentativi di tutti, non certo una minimizzazione del valore delle scelte coraggiose e radicali.
kitty-21-28.gifUn grosso saluto ai miei 24 fedeli lettori (ormai sono a un passo dal manzoniano traguardo dei 25) e alla prossima!

domenica 15 febbraio 2009

CUORI DI RISO DI PUCCIONE

Photobucket Con un po' di ritardo ecco l'antipasto per san Valentino, opera di Puccione: sono cuori di riso impanati e passati in padella.
Sono un tipico piatto "ricicla avanzi", cioé delle polpette fatte pressando l'impasto nella formina per biscotti (deve essere ovviamente abbastanza alta).

Puccione ha sperimentato una versione vegetariana: ha riciclato il riso bianco avanzato dal giorno prima, legandolo con del Philadelphia. Ma è una ricetta molto versatile e facilmente veganizzabile: si possono mescolare come di consueto patate, verdure, fiocchi di soia, ecc...
A seconda delle occasioni si varieranno forme e ingredienti, per un piatto sempre diverso.
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lunedì 9 febbraio 2009

ARANCIATA CASALINGA

shake.gifCiao a tutti! Finalmente un aggiornamento al blog, penseranno in tanti! In effetti vi ho un po' viziato in questi primi mesi di attività e se non scrivo per un paio di settimane vi allarmate subito...
Come ho cominciato ad accennare in alcuni commenti, in questo periodo ho qualche difficoltà a cucinare e a scrivere sul blog, ma vi rassicuro: non c'è nessun problema serio e fra meno di un mesetto conto di riprendere il vecchio ritmo!WPE0071C04.gif

Veniamo all'argomento del post, la ricetta dell'aranciata casalinga, per la quale mi sono ispirata alla composizione dell'aranciata biologica Ecor. Non l'ho ancora realizzata ma è talmente semplice che non dovrebbe riservare grosse sorprese. Ho adattato la ricetta dell'aranciata Ecor sostituendo le percentuali con unità di misura più facili da usare.
Ricetta:

mescolate in una caraffa

3 bicchieri di acqua minerale frizzante;
da 1/2 a 1 bicchiere di spremuta d'arancia filtrata; la ricetta Ecor prevede il 12% di succo, equivalente a mezzo bicchiere, ma mette quasi la stressa quantità di zucchero; se si vuole diminuirlo allora si può portare a un bicchiere di succo;
una spruzzata di succo di limone;
zucchero integrale di canna a piacere (se mettete meno zucchero consiglio di aumentare la quantità di spremuta); la ricetta Ecor indica un 11% di zucchero, il che dovrebbe equivalere a 110g per 75 cl di aranciata foodshow22.gif (se ho fatto bene i conti: credo che le percentuali si riferiscano al peso; se dovessero invece far riferimento al volume sarebbe un po' meno di mezzo bicchiere). A me sembra un po' troppo, però... Dato che ognuno ha i suoi gusti, consiglio di aggiungere gradualmente lo zucchero fino ad arrivare al livello di dolcezza desiderato. Attenzione che lo zucchero fa reazione con l'anidride carbonica e fa schiuma, per cui usate una caraffa grande.

Se la provate, fatemi sapere!
rpopo-46.gif Ciao e a presto!