giovedì 25 febbraio 2010

ARTICOLO SULLO SVEZZAMENTO VEGETARIANO

kitty-21-51.gifRiporto qui un interessante articolo pubblicato su Oggi del 17/02/2010.


SALUTE NASCE L'AMBULATORIO DEL "MANGIARE NATURALE"

VEGETARIANI BABY

Una clinica per imparare a crescere senza bistecche

Si trova a Verona. E si rivolge alle mamme e ai papà che alimentano i figli con ortaggi e legumi. La missione: insegnare a gestire i cibi verdi. Senza rischiare carenze nutritive

di Daniela Cipolloni- Foto Marco Bruzzo

Verona, febbraio

"Io e mio marito siamo vegetariani. Crediamo che sia una crudeltà mangiare cibi animali. E ne facciamo a meno. Quando è nata Beatrice, la decisione più naturale è stata adottare gli stessi principi alimentari anche per lei. La stiamo svezzando senza carne né pesce. La bimba ha un anno, cresce. E il pediatra dice che sta benissimo".
Francesca, 30 anni, e Stefano, 32, di Cremona, difendono la loro scelta. Insolita, controcorrente, forse estrema.
"Per molti è incomprensibile, se non irresponsabile, nutrire un figlio in modo vegetariano. Ma non siamo né scriteriati, né fanatici", continua Francesca. "Tant'è che ci siamo rivolti a un centro specializzato".
Ci troviamo a Verona, nella sala d'attesa dell'Unità di diabetologia, nutrizione clinica e obesità, della Ulss 20, presso l'Ospedale di Borgo Roma, dove ha aperto i battenti il primo ambulatorio pubblico di nutrizione vegetariana per neonati e bambini.
In pochi mesi il Centro, unico in Italia, è diventato un faro per famiglie vegetariane, disorientate tra la paura di mettere a repentaglio la salute dei bimbi e il desiderio di non contravvenire ai principi etici (per info, tel. 045-82.05.891).
Altri passeggini aspettano il turno di visita. Sofia e Azzurra, le "pazienti" più giovani, hanno appena 6 mesi.

SCELTE OCULATE
"Ci chiamano da tutta Italia", racconta Leonardo Pinelli, pediatra dell'Università di Verona e direttore del servizio.
"Cercano risposte attendibili. Sette milioni di vegetariani sono abbandonati a loro stessi, spesso si sentono sotto accusa. Il rifiuto di offrire omogeneizzati di manzo, tacchino, agnello, ma anche spigola o nasello, spiazza persino i pediatri, che tentano di persuadere i genitori a rivedere le posizioni, etichettate come rischiose nelle prime fasi di vita. Non è così. Se oculatamente seguito", spiega Pinelli, "il vegetarismo può garantire la crescita e lo sviluppo ottimale dei bambini. L' American Dietetic Association lo considera adatto in ogni fase della vita, dalla nascita alla vecchiaia, gravidanza e allattamento compresi".
Tutto sta nel bilanciare gli alimenti in modo che non manchi alcun nutriente. "Per le prime pappe, a partire dai sei mesi fino all'anno d'età, si può cominciare con una crema di cereali, fonte principale di carboidrati complessi, preferibilmente senza glutine, come riso, mais, miglio, grano saraceno, poi anche gli altri, grano, farro, avena, orzo, meglio se integrali. I chicchi andrebbero lasciati in ammollo per almeno 12 ore, lessati a passati per eliminare la fibra", spiega la dietista Ilaria Fasan, nell'incontro di formazione per genitori alle prese con lo svezzamento "verde".
"L'intestino nella prima fase di vita non è adatto a digerire troppa fibra. Cautela all'inizio con le verdure: carote, zucchine, patate bollite per il brodo, vanno introdotte dai 7-8 mesi, e prima si consiglia di filtrare l'acqua di cottura, per dare gusto e colore alla pappa, nonché vitamine e minerali".
Ingrediente irrinunciabile del baby-pasto è un cucchiaino di legumi, fonte proteica per eccellenza. "Ideali nello slattamento sono le lenticchie rosse decorticate, che non necessitano del passaverdura. Poi si possono proporre piselli e azuki, fagioli neri, ceci, lenticchie verdi e marroni, e dall'ottavo mese in poi gli altri legumi, considerando come dose ottimale da raggiungere gradualmente una parte di legumi per due di cereali. Anche il tofu, digeribile e povero di fibre, può essere dato subito".

PREPARAZIONE CRUCIALE
Fondamentale la preparazione: i legumi vanno lasciati in acqua un giorno, cotti a lungo, magari con un pezzetto di alga kombu (ricca di ferro, calcio, iodio e acidi grassi omega-3), e passati. "Il procedimento serve a idratare il legume ed eliminare gran parte dei fitati, le sostanze anti-nutrienti che inibiscono l'assorbimento dei minerali", precisa Fasan.
Nelle diete latto-ovo-vegetariane, che a differenza delle vegane ammettono il consumo di uova e latticini, si può aggiungere alla pappa del formaggio fresco, per esempio ricotta o fiocchi di latte, in alternativa ai legumi. "Per condire, bene tutta la frutta secca (noci, mandorle, nocciole) e i semi oleaginosi (lino, sesamo, girasole), polverizzati con il macinacaffè. Forniscono nutrienti essenziali, come acidi grassi omega-3, ferro, calcio, zinco e vitamine del gruppo B", raccomanda ancora la dietista.
Ma un'alimentazione vegetariana raffazzonata, specie se la mamma non allatta, potrebbe provocare gravi carenze alimentari, con rischi di anemia, rachitismo, disturbi della crescita e danni neurologici, come mette in guardia la bibbia dei genitori "verdi", Figli vegetariani, del pediatra Luciano Proietti. "Per anni questa dieta è stata demonizzata. Oggi è dimostrato che, se ben organizzata, è completa e salutare", rassicura Pinelli. "Il fabbisogno proteico viene soddisfatto combinando i cereali, che non contengono tutti gli aminoacidi della carne, assieme ai legumi, che compensano gli aminoacidi restanti. Il ferro, poi, abbonda nel mondo vegetale. Se ne può migliorare l'assorbimento (meno efficiente per i legumi rispetto al ferro della carne) con la vitamina C delle verdure e della frutta. Pure il calcio si trova facilmente: in verdure a foglia verde, legumi, tofu naturale, mandorle, sesamo, semi oleosi, lette di soia arricchito, e soprattutto nell'acqua".
Unico grande assente, delle diete vegane più rigide, è la vitamina B12, necessaria allo sviluppo del sistema nervoso. "Se si eliminano carne, uova e derivati del latte, bisogna assumere integratori". E comunque al Centro di Verona i bimbi vengono attentamente seguiti nella crescita con regolari esami. "I vegetariani sono in genere più magri e sani di chi segue un'alimentazione occidentale, soprattutto perché più attenti a ciò che mangiano", ammette Andrea Ghiselli, ricercatore dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. "Ma la dieta con i maggiori benefici resta la mediterranea, che è sì a prevalenza vegetale, ma nella quale non mancano alimenti d'estrema importanza: carne, uova, latte e pesce".

LE PERPLESSITÀ
Avanza qualche perplessità Eugenio del Toma, presidente dell'Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica. "L'alimentazione latto-ovo-vegetariana è accettabile e persino utile negli adulti, ma non così raccomandabile in età evolutiva, dove può trasformarsi in una forzatura anche sul piano psicologico". "Imposizione? No", sorride Francesca, mentre allatta Beatrice. "Se a tre anni, all'asilo, avrà voglia d'una bistecca, non gliela vieteremo. Quando sarà più grande, le spiegheremo le ragioni vegetariane. E spero che capirà".

Daniela Cipolloni


BOX Ma senza il latte materno...
I vegetariani-baby hanno bisogno del latte materno. Le poppate, pasti esclusivi per i primi 6 mesi, dovrebbero far la parte del leone nel primo anno d'età, meglio ancora fino al secondo. Se il latte materno manca, si opti per il latte in formula, che nutre (quasi) come quello naturale. Avvertenza per tutte le mamme: è sconsigliato il latte vaccino prima dell'anno. "Il latte di mucca non è adatto alla prima infanzia: ha troppe proteine (rischio obesità), ed è povero di ferro (rischio di anemia e di ritardi nello sviluppo cognitivo)", dice Claudio Maffeis, pediatra dell'Università di Verona. "Ha poche vitamine A, D, C, zinco e acidi grassi essenziali, eccede in lipidi, sodio e acidi grassi saturi".
Stiano attente le vegane: il latte vegetale non può sostituire il latte materno. "Può essere introdotto dopo i 6 mesi come spuntino, o aggiunto alla pappa come base liquida", specifica la dietista Ilaria Fasan. "Dopo i 6 mesi, si possono far assaggiare latte di mandorla e riso, poi il latte di nocciola, amaranto, miglio. aspettando per il latte di soia il primo anno d'età". D.C.


A commento, vorrei solo farvi notare l'inconsistenza delle uniche obiezioni degli specialisti allo svezzamento vegetariano:
i vegetariani sono più sani ma la dieta vegetariana non è la più sana; 141.gif questa si commenta da sola;
è utile per gli adulti ma nei bambini potrebbe essere una forzatura psicologica. kitty-23-21.gif
Questo sarebbe il pericolo più grave? Forzare la psicologia di un bimbo di pochi mesi? In che senso? Come si potrebbe evitare questa calamità?
Non sia mai che "imponiamo" qualcosa ai nostri figli, per carità! Men che meno l'educazione alimentare! Se penso che ci sono genitori estremisti che forzano psicologicamente i loro figli vietando loro il cibo spazzatura, imponendo cibi sani o addirittura biologici! Ma non si rendono conto che la salute non conta nulla di fronte al diritto primario all'omologazione?

Sull'argomento vi consiglio anche Figli vegetariani di Luciano Proietti e i numerosi materiali presenti sul sito Il vero momòm.

onionhead_147.gif A presto!

venerdì 19 febbraio 2010

PROGRESSI INTELLETTUALI E ALIMENTARI, AGGIORNAMENTI MEDICI, IGIENICI e quant'altro

' Ciaoooo!!! No, non mi sono dimenticata di voi. Vi assicuro che nell'ultimo periodo ho avuto davvero un bel daffare, ma soprattutto in famiglia ne sono successe di ogni, e tutte le possibili "balie" del puccino sono fuori combattimento. Sì, perché la nonna di Puccione è "invalida" da più di tre settimane per quella che è stata diagnosticata prima come sciatica, poi sospetta trombosi, flebite, ancora sciatica, per rivelarsi infine una vertebra schiacciata. Il risultato è che la santa donna (veniva a casa ad occuparsi del puccino e nel frattempo puliva i pavimenti, i vetri, i piatti, i sanitari, stendeva il bucato, eccetera eccetera, così io tornavo dal lavoro e trovavo il bimbo pulito e nutrito che si faceva il sonnellino, con la casa linda e splendente!) è fuori servizio fino a data da destinarsi, ahimé.

Per permettermi di continuare col lavoro, è subentrata mia mamma nella cura del bimbo. Anche lei se l'è cavata piuttosto bene, malgrado sia oberata di impegni familiari. Ma ecco che sabato scorso mia sorella minore è finita in ospedale ed è ancora ricoverata per varie complicazioni, tra cui una polmonite. Anche la maggiore, che è disabile, ha risentito della cosa, e mia mamma ovviamente ha dovuto rinunciare ad occuparsi del piccolo. E' già abbastanza stanca e stressata così.

Per concludere la carrellata sanitaria, ieri il puccino è stato alla visita di controllo al Buzzi per il piede torto: va molto bene (cioé le ossa sono a posto e siamo passati a sei ore senza tutore), ma il tallone è ancora troppo alto e bisogna fare l'operazione di tenotomia, cioé di incisione del tendine. Il puccino finirà sotto i ferri tra marzo e aprile, e terrà poi il gesso per tre settimane. Quindi una preoccupazione in più. Certo è un intervento di cinque minuti, di routine, che fanno quasi tutti i pazienti di Monforte, per cui razionalmente sono tranquillissima, ma chiaramente il cuore di mamma palpita furiosamente al pensiero dell'anestesia.

Insomma, questo non è proprio un periodo fortunato, per la nostra famiglia. Ora sono costretta a stare a casa dal lavoro e questa è una preoccupazione ulteriore, perché la scuola si ostina a non sostituirmi, ritenendo evidentemente il mio lavoro di insegnante di sostegno assolutamente inutile. popo-19.gifCapisco che siano a corto di soldi, ma il sostegno agli alunni in difficoltà dovrebbe essere prioritario. Già hanno solo 4-5 ore a settimana per tutte le materie, se poi non si nominano neanche i supplenti! Pensate che non mi hanno sostituito nemmeno per gli scrutini. Io per questo ho cercato di stare a casa il meno possibile, ma adesso non posso proprio farne a meno.

Oltretutto in questi giorni piove e sono tappata in casa a deprimermi. Mi sto trasformando in una casalinga esaurita. Photobucket

Vabbuo', passiamo alle cose positive e agli altri aggiornamenti:

PROGRESSI INTELLETTUALI
Come potete vedere dalle foto, il puccino ha già la sua piccola biblioteca. Gli piacciono molto i libri. Li guarda con attenzione, tocca gli inserti "tattili", gira le pagine, ma soprattutto letteralmente li "divora"...

Nell'ultima foto lo vedete in braccio al papà. Ne approfitto per farvi notare due cose: l'orrido tutore dark-gothic fa veramente impressione ma non dà fastidio; Puccione è quasi peloso quanto il suo avatar.

PROGRESSI ALIMENTARI
ATTENZIONE: performances culinarie di ingordi professionisti. Non provare questo a casa!

E' certamente presto per svezzare il puccino, che ha solo cinque mesi. Ma il ciccingordo è curioso e golosissimo. Mentre mangiamo ci guarda fissi con la classica espressione da piccola-fiammiferaia-davanti-alla-vetrina-del-pasticciere, muovendo eloquentemente le sue mascelle da babylocusta. Il nostro cuore non regge la straziante visione, dunque cediamo e gli facciamo assaggiare un po' di tutto: pere, mele, banane, pane, passato di verdura, tofu, polpette alle erbette, verdure grigliate, spaghetti al pomodoro, perfino i pizzoccheri e le chiacchiere!
Ebbene, non avremo alcun problema a svezzarlo: questo se magna anche il tavolo! E' un lavandino, peggio di suo papà.

PANNOLINI LAVABILI E BUCATO
Con i pannolini lavabili ho preso ormai dimestichezza e mi trovo sempre meglio. Cerco di usarli anche fuori casa perché basta un usa-e-getta per un paio d'ore per irritare la pelle del pupo.
I miei preferiti sono i Bum Genius taglia unica, che tengono bene e si possono riempire a piacere perché hanno la tasca. Si possono usare con tutti gli inserti, anche fai-da-te. Io per esempio ho preso una decina di asciugamani all'Ikea (69 centesimi l'uno!), li piego in due e in tre e diventano degli inserti leggeri, da giorno. Comunque nell'ultimo periodo ho risolto anche il problema dell'asciugatura lenta degli inserti, nel senso che li metto sul calorifero e sono subito pronti, anche quelli di bambù. Con le mutandine impermeabili non si può perché si rovinano, ma tanto quelle già il giorno dopo sono pronte. Sul calorifero gli inserti di bambù si induriscono, ma basta strofinarli l'uno contro l'altro e tornano morbidissimi
Mi trovo bene anche con i Pop-in, anche se mi sembra che tengano un filo meno, soprattutto sulla schiena e sulla pancia, mentre sulle gambine sono sicuri per il doppio elastico.
Come veli raccoglipupù adesso uso quelli Popli, che sono più resistenti, per cui posso lavare quelli sporchi di pipì in lavatrice e riutilizzarli. Così ne consumo molti meno!

Ormai le fuoriuscite di giorno sono rarissime, ma la mattina devo quasi sempre cambiare il puccino da capo a piedi e sostituire la traversina impermeabile. D'altra parte il cicciopisolo dorme sempre almeno dodici ore di seguito e di conseguenza indossa lo stesso pannolino anche quattordici ore! Ovvio quindi che possa uscire qualcosa. Io non rimpinguo con inserti aggiuntivi per non infagottarlo troppo e metto in conto l'inconveniente. Con gli usa-e-getta non ci sono fuoriuscite, ma non me la sento di lasciare la pelle del puccino a contatto con sostanze tossiche tanto a lungo!

Ho invece avuto un'esperienza assolutamente negativa con i Tots Bots Easyfit: sono belli colorati e morbidissimi, ma non assorbono un tubo! Gli elastici sono rigidi e troppo larghi, i bottoncini non tengono, il tessuto impermeabile sembra gomma e fa scivolare tutto fuori sulle gambe e lungo la schiena. Praticamente come non averli. E li ho provati sia senza lavarli, sia dopo innumerevoli bucati (anche per gli altri ci sono voluti un po' di lavaggi per raggiungere la massima assorbenza), ma niente da fare!ladykylie11.gif E io ne ho presi ben cinque!freshman_05.gif

Però ho rimediato con un affare: sei Bum Genius al prezzo di tre, con un'offerta speciale di San Valentino. Unico problema: sono, ehm... girl17_01.giffucsia. Vabbeh, li userò per la notte...

Vi ho già detto che lavo i pannolini insieme ai vestiti e alla biancheria del puccino e nostra. Prima usavo le noci e uno sbiancante igienizzante, ora invece uso bicarbonato e lisciva Ecor (che costa molto meno dello sbiancante) come detersivo, aceto (meno di prima) come ammorbidente e olio essenziale di lavanda per profumare ed igienizzare. Spendo poco e i risultati sono migliori. Devo solo stare molto attenta a non mischiare bicarbonato, lisciva e lavanda con l'aceto, altrimenti ne annullo gli effetti.
L'olio essenziale di lavanda l'ho preso d'occasione su eBay, 35 euro per 200 ml (quattro boccette da 50 ml), comprese spese di spedizione. E' molto persistente e rimane anche dopo il bucato, al contrario del Tea tree oil che usavo prima. Lo uso anche per il bidone dei pannolini sporchi.

Per stendere ho preso sempre in rete un mega stendibiancheria verticale, costosetto (l'ho pagato un centinaio di euro) ma utilissimo: ci stanno veramente due lavatrici, perché è più alto degli analoghi stendini a colonna di circa mezzo metro. Di solito lo uso aperto a metà e occupa poco spazio.


Adesso vi lascio, ma prima voglio fare un bell'inboccalpupo a Sibia per la sua gravidanza, che ha ormai superato la dodicesima settimana: auguroni!!!

Non perdetevi il prossimo episodio dal titolo "Amici per la pelliccia", dove si tratta delle gioie, delle conquiste, delle paure, degli scontri e delle baruffe di un cicciobotolo alle prese con un diffidente felino.
girl18_12.gif A presto!